19 Aprile 2025, 14:11
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Claudia Venturini: «Dobbiamo trattare il muscolo come un organo della longevità»

di Elisa Marasca
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L’ospite della puntata di Health Stories TV, condotta dal direttore editoriale Walter Negroni, è la Dottoressa Claudia Venturini, Medico-Chirurgo, Specializzata in Scienze dell’Alimentazione e Dietologia, nonché Dirigente Medico presso il Centro di Nutrizione Clinica del National Institute of Research and Care on Aging (IRCCS-INRCA) di Ancona. L’intervento si concentra questa volta sul concetto di muscolo e sulle più recenti scoperte della scienza a riguardo.

 

«Il muscolo deve essere considerato a tutti gli effetti un organo della longevità», è il messaggio ribadito della dottoressa Venturini, che nel nuovo episodio di Health Stories TV su Canale Europa ha delineato l’importanza di un approccio integrato tra alimentazione, esercizio fisico e consapevolezza già in giovane età per prevenire una delle condizioni più sottovalutate dell’invecchiamento: la sarcopenia, ovvero la perdita di massa e funzionalità muscolari.

L’intervista ha fatto emergere come il muscolo non sia solo una struttura legata al movimento o all’estetica, ma un attore centrale del nostro equilibrio metabolico e neurocognitivo. E proprio da qui parte una vera rivoluzione medica e culturale: considerare il muscolo come un organo attivo, endocrino, capace di influenzare profondamente la salute globale.

Prevenzione e salute: il ruolo del muscolo nel diabete e nella fragilità

«È un concetto che rivoluzionerà l’approccio alla medicina e alla dietologia», afferma Venturini. Il muscolo, infatti, non è solo responsabile del movimento ma produce ormoni in grado di esercitare effetti benefici su cervello, sistema immunitario e metabolismo. Una di queste, il brain derived neurotrophic factor (BDNF), stimola le cellule cerebrali e migliora le funzioni cognitive. Non è dunque un caso se dopo una passeggiata o una corsa si percepisce più lucidità mentale: è il risultato di un’attivazione profonda tra corpo e mente.

Il muscolo è la sede primaria in cui carboidrati e grassi vengono bruciati. «Un muscolo metabolicamente attivo è fondamentale per evitare l’insulino-resistenza, una delle principali cause del diabete di tipo 2», sottolinea la specialista. La perdita di massa muscolare comporta una drastica riduzione dell’efficienza metabolica, influendo anche sulla salute ossea e sull’aumento della massa grassa, che spesso infarcisce i muscoli stessi rendendoli meno funzionali.

Il quadro si aggrava con l’avanzare dell’età. La sarcopenia è una condizione diffusa ma ancora sottovalutata. «Nelle donne, la menopausa accelera il processo, ma anche l’uomo sedentario è a rischio. I pazienti sarcopenici sono più fragili, più esposti a cadute, fratture e ospedalizzazioni, con impatti anche economici sul sistema sanitario», osserva Venturini.

Tre pilastri per la prevenzione: proteine, pesi e sonno

Ma cosa fare per contrastare questo declino? Secondo l’esperta, la strategia vincente si basa su tre pilastri: un apporto proteico adeguato, esercizio fisico regolare con focus sull’allenamento di resistenza (pesi) e un sonno di qualità. «Il fabbisogno proteico è stato sottostimato per anni: oggi si parla di 1,2–1,5 grammi ogni chilo di peso corporeo, fino a 2 grammi per chilo in caso di pazienti fragili o anziani. Ed è fondamentale distribuire le proteine in tutti i pasti della giornata, non solo a cena», chiarisce.

Anche l’attività fisica va ripensata. Non solo sport aerobico, ma anche e soprattutto esercizi di forza, utili sia a uomini che a donne, in tutte le fasce d’età. La buona notizia? «Anche gli over 70 possono aumentare la massa muscolare, se stimolati e nutriti correttamente. Il muscolo anziano risponde, semplicemente ha una soglia anabolica più alta».

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Photo: Freepik / Kjpargeter

Strumenti e tecnologia: monitorare la salute muscolare

Per chi desidera iniziare a prendersi cura del proprio muscolo anche senza passare da uno specialista, esistono strumenti semplici ed efficaci: bilance impedenziometriche domestiche, bioimpedenziometrie in palestra, e persino app basate su foto che stimano la composizione corporea. «Ciò che conta è il monitoraggio nel tempo. Se il muscolo aumenta, siamo sulla buona strada», afferma la dottoressa.

Anche la tecnologia indossabile sta aprendo nuove prospettive: dai wearable per analizzare la qualità del sonno, fino ai sensori (ancora in fase sperimentale) per misurare glicemia, lattati e chetoni in tempo reale. «Presto potremmo avere patch sul muscolo per valutarne la forza contrattile: è il futuro della medicina preventiva».

Educazione e prevenzione: la sfida culturale parte dai più giovani

Un punto chiave emerso nella puntata è la necessità di un cambiamento culturale profondo. «Non possiamo pensare di iniziare a prenderci cura del muscolo a 70 anni. Serve educazione fin da piccoli, a scuola e in famiglia. Lo sport deve diventare parte della quotidianità, come mangiare o dormire», sostiene Venturini.

La medicina del futuro sarà sempre più orientata alla prevenzione. E in quest’ottica si inserisce anche il progetto “The Longevity Suite – Milano”, una delle cliniche europee più avanzate nel campo del biohacking e della medicina antiaging, con cui la dottoressa collabora. Crioterapia, nutrizione mirata, ozonoterapia e infusioni endovenose sono solo alcune delle tecniche studiate per stimolare il metabolismo e migliorare la salute cellulare, con l’obiettivo di invecchiare meglio e più a lungo.


Leggi l’articolo di lancio della trasmissione QUI


Canale Europa è disponibile su web e mobile (canaleeuropa.tv), su app con Amazon Fire TV, Roku e Spotify in podcast e video.

 

Elisa Marasca

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