In questo appuntamento esploriamo la spasticità post-ictus: una sfida per la sanità, ma con soluzioni e nuove speranze nella riabilitazione grazie a protocolli innovativi.
La spasticità post-ictus, una condizione spesso sottovalutata, colpisce circa il 50% dei pazienti entro sei mesi dall’evento. Questo disturbo, caratterizzato da una rigidità muscolare invalidante, rappresenta una delle principali cause di disabilità nel mondo. Oggi, grazie a studi clinici e all’impiego tempestivo di protocolli riabilitativi avanzati, i pazienti possono sperare in un miglioramento della loro qualità di vita.
Come spiega la nuova puntata di Health Stories News, il format dedicato alla salute e all’innovazione, tra le opzioni terapeutiche più promettenti c’è l’uso della tossina botulinica di tipo A, che ha dimostrato di favorire la neuroplasticità e migliorare gli aspetti funzionali dei pazienti attraverso il rilassamento muscolare.
Secondo le ultime evidenze scientifiche, un trattamento precoce con tossina botulinica può portare a miglioramenti clinici significativi entro tre mesi. Tuttavia, uno dei principali ostacoli è rappresentato dall’insufficiente riconoscimento e gestione tempestiva della condizione nella pratica clinica quotidiana.