Vincitrice di un finanziamento internazionale da 200mila dollari, la professoressa Marcello si impegna nella ricerca per una cura anti-Alzheimer.
Scoprire nuovi bersagli da colpire per ristabilire un dialogo tra i neuroni dei malati di Alzheimer. È la missione di Elena Marcello, professoressa associata di Farmacologia dell’università Statale di Milano, vincitrice del ‘Mid Career Award’ da 200mila dollari finanziato da Airalzh Onlus, Associazione italiana ricerca Alzheimer, e dalla Fondazione Armenise-Harvard.
Questo sostegno finanziario, erogato attraverso un bando internazionale dedicato a scienziati giunti a metà carriera, offre una borsa di 100mila dollari all’anno per due anni, supportando le ricerche di base più promettenti nel campo delle malattie neurodegenerative.
Le indagini condotte dalla professoressa si concentrano sui meccanismi molecolari che conducono al fallimento delle sinapsi, uno dei primi eventi nella patogenesi dell’Alzheimer. «Le mie ricerche hanno rivelato come l’attività dell’enzima Adam10 nelle sinapsi sia regolata e come questo processo risulti alterato nei pazienti affetti da Alzheimer», ha spiegato Marcello all’Ansa. «Questo lavoro non solo ha contribuito ad ampliare le nostre conoscenze, ma ha anche consentito al mio team di sviluppare composti capaci di ripristinare il normale meccanismo di regolazione dell’enzima, migliorando così la funzionalità sinaptica e riducendo i deficit cognitivi», ha aggiunto.
Gli obiettivi della ricerca
Il finanziamento ottenuto consentirà quindi alla professoressa di approfondire lo studio sulle specifiche alterazioni che contribuiscono alla disfunzione sinaptica nell’Alzheimer, con l’obiettivo di identificare nuovi bersagli farmacologici per ripristinare la plasticità sinaptica e migliorare così la qualità della vita dei pazienti affetti da questa malattia debilitante. L’obiettivo della Fondazione Armenise, insieme ad Airalzh, è intanto quello di portare all’attenzione del Governo e di altre organizzazioni che sostengono la ricerca il problema critico della malattia di Alzheimer, sottolineando la necessità di un approccio strutturale.
Lo ha spiegato Elisabetta Vitali, direttrice dei programmi italiani alla Fondazione. Dall’altra parte, la professoressa Alessandra Mocali, Presidente di Airalzh Onlus, ha evidenziato l’impegno costante dell’associazione nel sostenere la ricerca di base e clinica attraverso l’erogazione di assegni di ricerca e grant su scala nazionale, coinvolgendo Università e Centri di Ricerca d’eccellenza.
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